Villains Wiki

"Incredibile. Mi aspettavo una cosa del genere dai discendenti del demonio. Ma non stai dimenticando qualcosa, Vergil? L'incantesimo è rotto. Cosa pensi che succederà adesso? Diamo il benvenuto al caos!"
—La più famosa frase di Arkham.


"Balliamo come uno stuolo di marionette. Ci arrendiamo con letizia alle caste maledette. Emergiamo sempre più dalle tenebre ripugnanti, ogni istante più vicini agli inferi regnanti. Ora, il mondo deve unirsi a noi! Accidia! Gola! Avarizia! Invidia! Lussuria! Ira! E superbia! Suona la campana del caos, che scandisce i rintocchi dei desideri umani! Dopo duemila anni, la porta sigillata che conduce al mondo demoniaco si aprirà! Distruzione! Strage! E disperazione! Lasciatevi guidare dai vostri istinti! Intrappolate questo mondo nel terrore! Proprio come il suo nome Temen-ni-gru provoca sgomento all'animo umano. Diventerò il supremo governatore di questa terra desolata e divorata dal pandemonio! Il potere demoniaco che Sparda aveva imprigionato sarà mio!"
—Arkham spalanca la porta per gli inferi.


Arkham, anche noto come Jester, è uno dei due antagonisti principali (insieme a Vergil) del videogioco del 2005 Devil May Cry 3: Risveglio di Dante.

Un tempo era un essere umano che divenne un demone dopo aver sacrificato sua moglie e rimase ossessionato dal potere del leggendario cavaliere oscuro, Sparda. Per raggiungere il suo scopo, collabora con Vergil per ottenere il potere di Sparda pianificando segretamente di tradirlo. È anche il padre di Lady, da lei rinnegato e sua arcinemesi.

È stato doppiato in lingua originale da Adam D. Clark.

Personalità[]

"Cosa ho fatto di sbagliato?! Persino l'eroico Sparda sacrificò una donna, per diventare una leggenda! Volevo diventare un dio! E ho sacrificato un solo misero essere umano per raggiungere il mio scopo, tutto qui! Cos'ho fatto di così orrendo?!"
—Arkham mostra la sua totale carenza di empatia e rifiuta di assumersi la responsabilità delle sue azioni.


Arkham è losco e un misterioso abile manipolatore che sa esattamente come convincere gli altri ad aiutarlo. Con Vergil, si comporta in modo sicofante, supportandolo ma usandolo in segreto per raggiungere il suo scopo. Con Lady, Arkham la provoca e fa infuriare costantemente, per far sì che continui a inseguirlo, convincendola poi che i suoi atti malvagi erano dovuti a Vergil.

Nel caso di Dante, si palesa come un supposto residente della torre di nome Jester, che lo deride in continuazione, dandogli però anche consigli e sfidandolo. Sembra inoltre provare un perverso piacere a mentire agli altri, per poi rivelare loro le sue vere intenzioni.

Anche dopo essere stato sconfitto da Dante e Vergil, Arkham rimane determinato a ottenere il potere di Sparda per diventare un dio, rivelando anche a Lady di non credere di aver fatto nulla di sbagliato. Quando implora Mary di aiutarlo, questa gli spara in fronte sapendo che suo padre è ormai privo di speranze e la sta solo manipolando.

Biografia[]

Passato[]

Molto poco ci è dato sapere sul passato di Arkham. È noto che cominciò a studiare le magie demoniache e finì per utilizzare sua moglie come un sacrificio per ottenere poteri sovrannaturali. Sua figlia Mary (che in seguito si ribattezzò Lady) da allora serbò un rancore profondo nei suoi confronti e in quelli di tutti i demoni, desiderando vendicarsi per la morte della madre. Tuttavia, Arkham decise di volersi impossessare del potere di Sparda e cominciò a studiare la Temen-ni-gru.

L'incontro con Vergil[]

Vergil meets Arkham

Arkham conosce Vergil.

Arkham un giorno incontrò uno dei due figli di Sparda, Vergil, e gli raccontò dei sette sigilli presenti sulla torre. Mentre Vergil attendeva nella sua magione, Arkham andò alla ricerca dei nomi dei sigilli, necessari per infrangerli.

L'ottenimento dei poteri del cavaliere oscuro[]

ArkhamVerg7

Arkham con Vergil sulla cima della Temen-ni-gru.

"Sedetevi e aspettate. Aspettate la nascita di un nuovo dio! Otterrò il potere di Sparda!"
—Arkham mentre si prepara a trasformarsi in una divinità.


Dopo che Arkham scoprì i nomi dei sigilli, lui e Vergil raggiunsero la base della Temen-ni-gru. Mentre Vergil ripuliva la strada, Arkham si diresse nell'ufficio di Dante per convincerlo a raggiungere la torre. Si unì poi a Vergil in cima alla Temen-ni-gru, dove i due attesero l'arrivo di Dante. A un certo punto, Arkham discese per occuparsi di sua figlia, Lady, e dopo averla provocata, la scaraventò giù dalla torre (nonostante Dante riuscì a salvarla).

Dante jester3

Jester e Dante in uno dei loro incontri.

In altre occasioni, si palesò a Dante sotto le false sembianze di un residente della Temen-ni-gru, Jester. Nei panni di Jester, provocò e infastidì Dante, sebbene le sue provocazioni celassero dei consigli su come proseguire attraverso la torre. Un chiaro esempio fu durante il loro primo incontro, dove Dante era bloccato dietro una porta serrata e Jester lo provocò spingendolo ad attaccarlo con la Rebellion, per poi schivare il colpo e fargli colpire il pannello di controllo, aprendo la via.

Vergil arkham9

Arkham trafitto da Vergil.

Alla fine, Dante riuscì a raggiungere la cima della torre e, dopo che Vergil lo sconfisse, Arkham lo esortò a proseguire poiché ora erano in possesso di entrambe le metà dell'amuleto. I due raggiunsero l'ultima porta, che Arkham sbloccò. Tuttavia, prima di proseguire, Vergil rivelò di sapere perfettamente che Arkham intendeva tradirlo, e lo abbatté con la sua spada.

Tempo dopo essere stato trafitto da Vergil, il suo corpo venne ritrovato da Dante e, successivamente, anche da Lady. Poco dopo la partenza di Dante, Arkham si finse morente e sostenne che tutto ciò che aveva fatto era stato a causa delle manipolazioni di Vergil, implorando Lady di vendicare sia lui che sua madre.

Poco dopo la sconfitta di Beowulf da parte di Dante, che ottenne il NeoGeneratore impazzito, questi si accorse di starsi indebolendo. Jester comparve nuovamente per stuzzicarlo. Dopo essere stato da lui minacciato, Jester rivelò che la Temen-ni-gru era in realtà un portale fra il mondo umano e quello demoniaco. Spiegò anche che Vergil aveva intenzione di usare le due metà dell'amuleto per aprirlo, e si stava dirigendo nei sotterranei. Alla fine, Jester esplicò che il NeoGeneratore in mano a Dante era la chiave per proseguire. Lo avvertì inoltre che era capace di prosciugare l'anima altrui in cambio di potere. Dopodiché, scoppiò a ridere maniacalmente e uscì dalla stanza.

Dopo lo scontro fra Dante, Vergil e Lady nel covo del giudizio, Arkham apparve dinanzi a tutti e tre nei panni di Jester e cominciò a rivelare il suo vero piano, alternando continuamente le sembianze di Arkham e Jester. Disse a Vergil che la ragione per cui il rituale non aveva funzionato era perché era incompleto, poiché era richiesto anche il sangue di una sacerdotessa mortale, che Sparda aveva sacrificato per sigillare la Temen-ni-gru, il cui sangue scorreva nelle vene di Lady. Arkham completò il rituale, ma Vergil, Dante e Lady riuscirono apparentemente a metterlo all'angolo. Tuttavia, poiché la torre era stata sbloccata, al centro della stanza fuoriuscì un enorme pilastro, e Arkham sbalzò via il trio approfittando della loro distrazione.

Mentre i tre scalavano la Temen-ni-gru prendendo strade diverse, Arkham aveva raggiunto la sommità e, dopo aver ridato i nomi ai sigilli, raggiunse il mondo demoniaco. Lì riuscì a trovare la spada di Sparda, la Force Edge, reclamandone il potere e trasformandosi in un essere simile al cavaliere oscuro.

La caduta di un falso dio[]

Arkham2

Un Arkham deforme e le sue Legioni.

Dopo aver reclamato il potere del cavaliere oscuro, Arkham sfidò Dante, che lo aveva raggiunto. Il suo nuovo potere si rivelò ben presto incontrollabile per lui, e lo mutò in un essere deforme e simile a una gelatina. I due cominciarono lo scontro, e vennero poco dopo raggiunti da Vergil. Insieme i due fratelli sconfissero Arkham e lo privarono del suo potere, rispedendolo nel mondo umano. Atterrò, debole e ferito, in cima alla Temen-ni-gru, dove Lady lo raggiunse.

Arkham cercò di giocare la sua ultima carta per salvarsi implorando pietà e affermando di non aver fatto nulla di sbagliato nel tentare di ascendere allo stato di divinità sacrificando sua moglie. Sfortunatamente per lui, Lady, che già era al corrente della sua farsa, non ci cascò e gli svuotò l'intero caricatore della pistola in faccia, uccidendolo.

Poteri e abilità[]

Arkham[]

Pur apparendo innocuo, Arkham è estremamente agile e atletico, come visto quando sbalza Lady dalla Temen-ni-gru e quando riesce a scaraventare via Lady, Dante e Vergil, anche con addosso due spade e un lanciarazzi.

Jester[]

Nei panni di Jester, il suo buffonesco e psicotico alter ego, Arkham dispone di svariate abilità magiche. Una è la capacità di scomparire e riapparire istantaneamente, che utilizza per schivare gli attacchi di Dante. Dispone anche dell'abilità di sfidare le leggi della gravità, rimanendo attaccato alle pareti e al soffitto. Può anche evocare delle sfere elettriche in tre schemi differenti.

Jester può anche far apparire un enorme pallone con un volto, simile a una luna, che dispone di alcune abilità. Può sputare un'enorme bomba dalla bocca, creare delle mani che fuoriescono dal pavimento e afferrano i nemici, generare delle pareti energetiche che rendono più difficile schivare gli attacchi di Jester, e auto-distruggersi. Mentre è sulla palla, Jester si atteggia sempre quasi come il capo di un circo.

Force Edge[]

Dopo aver acquisito la Force Edge ed essersi tramutato in una gelatina informe, Arkham ottiene una forza senza pari, che utilizza attaccando i nemici agitando le molte braccia. Può anche sparare dei proiettili simili a tentacoli che inseguono il bersaglio e creano delle Legioni: creature melmose simili a delfini che ricordano vagamente Sparda e attaccano i nemici.

Curiosità[]

  • Il nome di Arkham e quello del suo alter ego, Jester, sono molto probabilmente ispirati ai fumetti di Batman. Il nome di Arkham deriva da quello dell'Arkham Asylum, il manicomio dove vengono imprigionati molti dei nemici di Batman. Jester originariamente si sarebbe dovuto chiamare Joker, e sia il suo aspetto che la sua personalità sono simili a quelli della omonima nemesi di Batman.
  • Il nome Arkham potrebbe anche derivare dalla città fittizia delle opere di H.P. Lovecraft, dal quale lo stesso Arkham Asylum ha preso il nome.
  • Il nome originario di Arkham sarebbe dovuto essere "Hayne", ma Reuben Langdon (il doppiatore di Dante) insistette perché fosse cambiato, sostenendo che era troppo simile a un eufemismo.