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Versione delle 20:39, 8 apr 2020

Capitan Sbudella (Captain Gutt) è l'antagonista principale del quarto film della saga de L'Era Glaciale. È un gigantopiteco e il capitano di una

Gutt the Gigantopithecus

ciurma di pirati. Può essere definito come la nemesi di Manfred: infatti, mentre il mammut è molto legato alla famiglia, il primate la considera solo un ostacolo (questo si capisce quando, dopo che Manny ha affondato la sua nave, non si dimostra interessato a Shira, abbandonandola, nonostante manchi all'appello). Sbudella è brutto, crudele, cinico, egoista e vanitoso (si crede bello, buono e gentile) e detesta essere preso in giro perché è una scimmia (tant'è che butta in mare uno dei suoi ratti aiutanti dopo una battuta di Nonnina). Deve il suo nome agli affilatissimi artigli delle sue mani. Cattura Manny, Sid, Diego e Scrat e cerca di costringerli ad entrare a far parte del suo equipaggio. Dopo che Manny gli rubò la nave e Shira si è schierata dalla parte dei protagonisti, Sbudella giura vendetta e cerca di eliminare sia il mammut che la sua famiglia una volta arrivato sul continente. Alla fine verrà sconfitto in extremis dal mammut, per poi essere catturato e mangiato vivo da una sirena che aveva preso le sembianze di una femmina della sua specie che lo trascina dentro una conchiglia gigante e tutto ciò che si potrà sentire saranno le urla dello scimmione e molte più sirene nuotano verso di loro.

Il suo destino è sconosciuto ma è probabile che sia morto dato che era totalmente disarmato ma c'è anche una possibilità che sia sopravvissuto grazie ai suoi artigli mortali.

Nonostante non sia attualmente tornato in alcun film o cortometraggio della saga appare in un flashback di Sguincio nel cortometraggio L'era glaciale: La grande caccia alle uova.

Sbudella è modellato seguendo lo stereotipo del celebre pirata Barbanera: ha una lunga e folta barba e i suoi capelli sono acconciati in modo da somigliare a un cappello da capitano. Gli presta la voce originale Peter Dinklage, mentre quella italiana da Francesco Pannofino.