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Versione delle 17:59, 2 giu 2018

File:Judge Claude Frollo.jpg

Il giudice Claude Frollo è l'antagonista principale del film Il gobbo di Notre Dame.

Personaggio

È un giudice, mentre l'arcidiacono è un personaggio che riesce sempre, tranne alla fine, a bloccare i suoi piani crudeli, quasi come se fosse un fratello. Inoltre è lui ad uccidere la madre di Quasimodo, non salvandolo poi per pura pietà ma perché avvisato dall'arcidiacono dell'impurità della sua anima. Altra differenza è l'età, infatti questo Frollo sembra essere molto più vecchio della sua controparte letteraria. Nel doppiaggio originale è stato doppiato dall'attore Tony Jay, in quello italiano da Eros Pagni. Per i tratti facciali di Frollo, spigolosi ed estremamente realistici, i disegnatori della Disney si sono ispirati a quelli dell'attore Vincent Price.

Appare anche nella serie House of Mouse, come uno dei tanti clienti del locale. Si è visto poche volte, una volta seduto col Cappellaio Matto e un'altra volta seduto ad un tavolo con altri due personaggi (Brontolo di Biancaneve e i sette nani e Grimsby de La sirenetta), ostentando un'espressione indignata. Fa inoltre parte del franchise Cattivi Disney. Appare anche nel videogioco prodotto da Square Enix, Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance. Qui le vicende del mondo del Gobbo di Notre Dame seguono quelle del film originale Disney..

Frollo vive nel Palazzo di Giustizia, a Parigi, dove esercita la professione di giudice in modo estremamente autoritario. Pur considerandosi un uomo profondamente religioso, utilizza la sua posizione per perseguitare ed arrecare sofferenze al popolo dei gitani, accusandoli di essere "parassiti" e di "vivere al di fuori dell'ordine naturale". Una notte un gruppo di zingari tenta di entrare a Parigi, ma subito si ritrovano intercettati ed arrestati dallo spietato giudice e dai suoi uomini. Quando una donna del gruppo tenta la fuga, Frollo la insegue ed infine la uccide sui gradini di Notre Dame, per poi scoprire che ella era la madre di un bambino deforme. Frollo tenta dunque di gettare il bambino in un pozzo, ma viene fermato dall'Arcidiacono di Notre Dame che lo convince ad allevare il bambino come proprio figlio, come ammenda per i peccati che ha commesso amministrando la legge a modo proprio.

Frollo dunque battezza il bimbo Quasimodo, e lo alleva nel campanile della Cattedrale di Notre Dame, nel tentativo di "proteggere il mondo dalla sua mostruosità". Nonostante la rigida disciplina religiosa e di orientamento del giudice, Quasimodo cresce manifestando ottimismo e spirito libero. Nel corso del ventennio successivo, Frollo continua a guadagnare potere all'interno della città insieme alla guardia Brutoldo, imprigionando, torturando e uccidendo gli zingari, e cercando nel frattempo di convincere il popolo parigino della loro malvagità. Prima di prendere parte all'annuale Festa dei Folli, Frollo incontra il capitano Febo, un soldato leale e giusto, al quale assegna il compito di trovare la Corte dei Miracoli, luogo che gli zingari hanno adibito a nascondiglio.

Nel corso della festa, Frollo fa la conoscenza di una zingara di nome Esmeralda, dalla quale è attratto e al contempo disgustato. Poco dopo, Quasimodo, fuggito dalla cattedrale, viene incoronato Re dei Folli ed in seguito pubblicamente umiliato, sotto lo sguardo indifferente del suo tutore. Sarà Esmeralda ad aiutare Quasimodo e a deridere pubblicamente Frollo per la sua indifferenza, scatenando la sua ira ed in seguito rifugiandosi nella Cattedrale per sfuggire all'arresto. Quella stessa sera Frollo si rende conto di provare un interesse fisico per la zingara, come fosse però un oggetto e non una persona, e teme che questa attrazione possa tradursi nella sua dannazione eterna. Contemporaneamente Quasimodo aiuta Esmeralda a fuggire dalla Cattedrale, al che Frollo comincia a darle una caccia spietata bruciando e saccheggiando le case zingare di Parigi, con l'intenzione di farla sua o, in caso di un suo rifiuto, eliminarla. Cercherà di sterminare una famiglia innocente credendoli dei traditori, ma un disgustato Febo, opponendosi alla sua volontà, li salva. Frollo dunque nomina Brutoldo capitano ed accusa Febo di insubordinazione e lo condanna a morte, ma con l'aiuto di Esmeralda il capitano si salva.

Avendo scoperto che Quasimodo ha aiutato Esmeralda a fuggire, Frollo ricorre all'inganno, facendogli credere di aver trovato il nascondiglio degli zingari e minacciando di attaccarlo, affinché il ragazzo si rechi alla Corte dei Miracoli per avvisare Esmeralda del pericolo, e scoprire così la posizione del luogo. Il suo piano va a segno, e Frollo arresta Esmeralda, Febo e gli zingari, e fa incatenare Quasimodo nel campanile della Cattedrale, dopodiché condanna Esmeralda a morire sul rogo. Prima dell'esecuzione, l'uomo pone ad Esmeralda un ultimatum: diventare la sua donna o morire, ricevendo come risposta uno sputo in faccia. Quando per Esmeralda sembra giunta la fine, Quasimodo riesce a fuggire e a trarre in salvo la ragazza, mentre il popolo di Parigi, incoraggiato dal suo gesto, ingaggia una furiosa battaglia contro gli uomini di Frollo, mentre Quasimodo colpisce i soldati con sassi e mattoni e infine riesce a metterli in fuga riempiendo la piazza sottostante alla Cattedrale con il piombo fuso usato per le campane. Dopo aver sfidato l'Arcidiacono, Frollo raggiunge Quasimodo ed Esmeralda sul campanile e lì tenta di ucciderli, dopo aver rivelato al ragazzo la verità sulla morte della madre (Frollo gli aveva sempre detto che sua madre lo aveva abbandonato per la sua deformità). Dopo aver rischiato di precipitare dal balcone della Cattedrale, Frollo riesce ad issarsi su un gargoyle e si appresta a decapitare Esmeralda, ma in quel momento il gargoyle cede al peso e si stacca dalla balconata portandolo con sé. Frollo così trova la morte precipitando nel piombo fuso della piazza sottostante. Le guardie rimaste dopo la morte di Brutoldo, saranno leali solo a Febo.