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"Ora taci. Io non ho sbagliato nulla. Io non posso mai sbagliare. Ogni diritto di scelta spetta a me, e ogni cosa che dico è assoluta. Non avete il diritto di negare nulla. Se dico che ho ragione, io ho ragione. E tu devi solo prendere ordini da me e basta. Hai valore soltanto da morto."
—Muzan prima di uccidere il Due Calante.


Muzan Kibutsuji è l'antagonista principale della serie manga e anime fantasy Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba.

Muzan è il potente sovrano di tutti i demoni, che possiede l'abilità di iniettare alle sue vittime il suo sangue per trasformarle in demoni. Utilizza questa strategia per portare avanti la sua stirpe dannata e poter così sostituire l'umanità come specie dominante sul pianeta.

Originariamente un essere umano, Muzan soffrì di una malattia terminale, e durante un trattamento sperimentale, divenne il primo demone. È anche il progenitore di tutti i demoni e leader delle Dodici Lune Demoniache. È inoltre l'arcinemico della famiglia Kamado e di Kamado Tanjiro e Kamado Nezuko. È lui ad aver ucciso la famiglia Kamado, ad aver trasformato Nezuko in un demone e ad aver reso orfani Tanjiro e Nezuko, portandoli ad iniziare il loro viaggio con l'obiettivo di far tornare umana Nezuko e uccidere Kibutsuji.

Ha creato ogni demone esistente e lo ha programmato o incaricato di divorare gli esseri umani, il che fa ricadere su di lui tutti i crimini da loro commessi. Ciò ha portato alla morte innumerevoli esseri umani a causa delle creature demoniache, creando una sorta di guerra fra demoni e ammazzademoni.

Nell'anime, è stato doppiato in giapponese da Toshihiko Seki, in inglese da Greg Chun e in italiano da Claudio Moneta.

Biografia[]

Passato[]

Kibutsuji Muzan nacque durante periodo Heian del Giappone antico da una famiglia nobile. Da quando si trovava ancora nell'utero di sua madre, Muzan era estremamente fragile e debole. La minaccia della morte incombeva sempre su di lui: il suo cuore si fermò più di una volta quando era ancora un feto in fase di sviluppo, e venne dichiarato nato morto poiché non respirava e il suo cuore non batteva. Se Muzan non avesse pianto ad alta voce, sarebbe stato immolato alla pira funeraria.

Visse tranquillamente la sua infanzia finché la sua fragilità non persistette fino all'età adulta, impedendogli di compiere le attività giornaliere. Muzan venne diagnosticato con una malattia estremamente rara e senza nome e sarebbe morto all'età di 20 anni. Il suo dottore viaggiò allora per tutto il Giappone e trovò il leggendario giglio del ragno blu. Usandolo come parte di una medicina riuscì apparentemente a curare Muzan, ma la cura era incompleta e Muzan soffrì di occasionali ricadute. Muzan, che aveva vissuto fino a quel momento con il terrore della morte, credette che il dottore avesse fallito e lo uccise in preda alla rabbia.

Tuttavia, con il passare del tempo, Muzan realizzò di essere migliorato fisicamente e che la medicina del dottore aveva effettivamente funzionato, ma che al tempo stesso ora non poteva più camminare alla luce del sole. Muzan capì inoltre di essere diventato affamato di carne umana come unico mezzo di sostentamento: era ormai divenuto un demone divoratore di uomini. Inutile dire che la sua famiglia fu la prima a cadere vittima del suo macabro appetito. Nonostante l'ormai demone Muzan si fosse adattato molto rapidamente alla sua nuova vita e non avesse alcun rimorso nell'uccidere e sbranare altre persone, il pensiero di dover evitare la luce solare feriva il suo orgoglio. Vagò per tutto il paese per secoli alla ricerca del giglio del ragno blu per superare la sua debolezza, ma non riuscì mai a trovarlo (poiché questo fiore sboccia solo alla luce del sole per due o tre volte l'anno e solo per un breve periodo di tempo, e l'unico che ne sapesse qualcosa, ovvero il dottore, era morto).

Anche dopo essere divenuto un potente demone, Muzan si considerava imperfetto e voleva sbarazzarsi della sua debolezza alla luce solare. Con la ricerca del giglio del ragno blu impossibile da portare avanti, Muzan optò per un piano B: creare demoni abbastanza forti da poter camminare alla luce del sole. Per questa ragione decise con riluttanza di utilizzare il proprio sangue per creare quanti più demoni possibile. Muzan sperava infatti che un giorno ci sarebbe stato un demone capace di camminare alla luce del sole senza incenerirsi e che lui avrebbe potuto divorare per assorbirne le capacità, divenendo così immune alla luce solare.

Dando a pochi prescelti una grande quantità del suo sangue, creò un gruppo di potentissimi demoni noti come Dodici Lune ai suoi ordini. Una volta venne quasi ucciso da un potentissimo guerriero samurai che utilizzava la tecnica nota come "Respirazione del sole", e soffrì una sconfitta pesantissima. Da allora, Muzan iniziò a odiare profondamente chiunque utilizzasse la Respirazione del sole e si decise a ucciderli in ogni modo possibile. All'insaputa di Muzan, il samurai utilizzatore della Respirazione del sole che lo aveva quasi ucciso salvò una famiglia dal cognome Kamado da alcuni demoni. Da qui, il destino di Muzan e dei fratelli Kamado si sarebbero inevitabilmente legati.

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba[]

Un giorno, Muzan viaggia sulle montagne dove risiede l'attuale famiglia Kamado e inietta loro il suo sangue nel tentativo di renderli dei demoni. Il sangue demoniaco di Muzan si dimostra troppo per la maggior parte dei membri della famiglia, che muoiono. Credendo morta l'intera famiglia, Muzan se ne va deluso. Tuttavia la figlia maggiore Nezuko, che aveva ricevuto una grande quantità di sangue, si trasforma in un potente demone. Solo Kamado Tanjiro, il figlio maggiore della famiglia, mantiene la sua forma umana, poiché era lontano da casa quando è avvenuta la tragedia. Per far tornare Nezuko umana, Tanjiro inizia un lungo e pericoloso viaggio decidendo di affrontare gli altri demoni in qualità di ammazzademoni.

Alla fine, Tanjiro si imbatte casualmente nell'odore di Muzan e si avvicina a lui lungo una strada. Inizialmente, Muzan non lo riconosce finché non nota un paio di orecchini indossati da Tanjiro, gli stessi utilizzati da coloro che usano la Respirazione del sole e dalla stessa persona che aveva quasi ucciso Muzan. Poiché si trova però con la figlia adottiva (umana), si finge gentile e finge di non conoscere Tanjiro, che però cerca di ucciderlo. Per potersi allontanare, Muzan graffia il collo di un passante, che si trasforma in demone e attacca la moglie, mentre Muzan si allontana con la sua famiglia. Prima di entrare in carrozza, chiede alla moglie di precederlo poiché ha delle faccende da sbrigare.

Passa poi per un vicolo dove un uomo ubriaco lo urta. Questi inizia a deriderlo, dicendo che non gli piace il suo modo di vestirsi e che è talmente pallido da sembrare già morto. Muzan allora lo sbatte violentemente contro il muro, uccidendolo. Il fratello interviene e lo attacca furiosamente, ma viene anche lui calciato in aria e ucciso. La fidanzata dell'ubriaco scoppia allora a piangere tenendo fra le braccia il suo cadavere. Muzan allora le domanda sarcasticamente se adesso le sembra pallido o morente, rispondendosi poi da solo e dicendo di essere ormai prossimo alla perfezione. Le ficca poi un dito in fronte e le inietta una quantità di sangue tale da farle perdere il controllo, liquefacendo il suo corpo e uccidendola brutalmente. Muzan richiama poi due dei suoi sottoposti, Susamaru e Yahaba, ordinando loro di uccidere Tanjiro, che sembra essere in qualche modo connesso all'utilizzatore di Respirazione del sole che tempo addietro lo aveva quasi ucciso.

Dopo la morte di Kyogai e in seguito di Rui, il Cinque Calante, Muzan è ormai frustrato dai continui fallimenti delle Lune Calanti. Richiama quindi le Lune Calanti Uno, Due, Tre, Quattro e Sei organizzando un incontro, insultandole e dicendo loro di non aver più bisogno di loro. Conseguentemente, inizia uccidendo il Due, il Tre, il Quattro e il Sei uno dopo l'altro, mentre lo implorano di dar loro più sangue, cercano di fuggire, provano a contraddirlo oppure lo lodano cercando di avere pietà. Enmu, l'Uno Calante, è l'unico rimasto. Tuttavia, a differenza degli altri, Enmu non mostra alcuna paura della morte e la accetta con esaltazione. Il sadismo di Enmu colpisce Muzan, che lo risparmia e gli affida una missione speciale.

Muzan continua a mandare le sue Lune a uccidere gli ammazzademoni. Tuttavia un giorno, percepisce che Nezuko è divenuta capace di camminare al sole. È così esaltato all'idea di consumarla e raggiungere finalmente la perfezione da uccidere immediatamente la famiglia presso la quale si stava nascondendo. Giunge poi alla villa degli ammazzademoni e ne affronta il leader, Kagaya. Quest'ultimo tuttavia lo aveva previsto e si sacrifica facendosi esplodere. Kagay muore e Muzan, gravemente ferito, viene assalito da tutti gli ammazzademoni. Tutti quanti vengono trasportati al Castello dell'Infinito, un luogo controllato da una delle sue Lune. Ognuno viene separato dagli altri e Muzan ne approfitta per guarirsi.

Mentre gli ammazzademoni combattono e muoiono e Muzan si cura all'interno di un bozzolo di carne, tutte le sue Lune vengono uccise, eccetto quella che sta controllando la fortezza. Fuoriesce allora dal bozzolo, guarito e più forte che mai. Decine di ammazzademoni lo circondano, ma lui li uccide tutti e si rafforza divorandone ciascuno. Alla fine affronta Tanjiro, che gli rimarca che non dovrebbe esistere. Muzan è ormai stanco del loro desiderio di vendicare i loro cari, poiché ai suoi occhi dovrebbero considerarsi fortunati e proseguire con le loro vite. Ribatte poi che le sue azioni andrebbero viste come quelle di un disastro naturale, come un terremoto o una tempesta. In seguito alla distruzione del Castello dell'Infinito, Muzan riesce quasi a ucciderli. Durante lo scontro finale, Muzan si accorge di essere invecchiato di 9.000 anni nell'arco di tre ore a causa di una droga iniettatagli precedentemente da Tamayo. In quel momento, il sole sorge, terrorizzando Muzan. Ormai sul punto di essere sconfitto da Giyu e Tanjiro, si trasforma in un gigantesco neonato per formare un'armatura di carne e difendersi dal sole. Dopo una lunga ed epica battaglia finale, Muzan viene disintegrato dal sole e finisce in polvere.

Ultimo tentativo[]

In seguito alla sua sconfitta, la vittoria degli ammazzademoni è venuta al prezzo delle vite di Gyomei, Mitsuri e Obanai oltre a innumerevoli altri agenti. Nonostante la sua morte, l'essenza di Muzan nel corpo di Tanjiro tramuta il giovane ammazzademoni in un demone che inizia ad attaccare chiunque, poiché Muzan trasferisce il suo sangue e i suoi ricordi nel corpo di Tanjiro. La sua volontà cerca di ingannare Tanjiro torturandolo psicologicamente e tentando di convincerlo a vivere per sempre giovane e immortale. Tuttavia Tanjiro, che rinuncia all'immortalità e ai suoi poteri demoniaci con il supporto dei suoi amici e famigliari caduti insieme a Kanao, Nezuko, Inosuke e Zen'itsu, riesce a lasciarsi alle spalle lo spirito malvagio di Muzan.

Così finisce l'esistenza di Kibutsuji Muzan, con la sua anima dannata condannata a passare l'eternità nell'abisso infernale, dove non esiste nulla e non c'è nessuno che possa ascoltarlo.

Oltre il fiume Sanzu[]

In questo capitolo bonus che mostra le conseguenze immediate dello scontro finale con Muzan e il ritorno alla normalità di Tanjiro, viene rivelato che l'anima di Muzan è condannata all'Avici, il peggiore e più straziante di tutti gli inferni. Qui appare nella sua vera forma demoniaca. Riguardo la sua esperienza con la Respirazione del sole, la descrive semplicemente come "Rumorosa".

Aspetto[]

Appare come un giovane uomo dalla pelle pallida e dagli occhi rossi e lucenti, con capelli neri e riccioluti. Muzan indossa un borsalino bianco insieme a un completo nero e una cravatta bianca. Quando attacca, rivela le sue zanne e le sue unghie si fanno più acuminate e diventano blu.

Muzan ha l'abilità di cambiare il proprio aspetto fisico così da nascondersi agli ammazzademoni per decenni. Durante il suo incontro con le Lune Calanti, è travestito da donna elegante con indosso uno yukata nero, con le lune che non lo riconoscono immediatamente. Più tardi assume un'altra forma, quella del figlio malaticcio di un'anziana coppia, apparendo come un bambino dalla pelle pallida e con i capelli neri, pettinati all'indietro e ordinati. In questa forma indossa una camicia bianca bottonata con pantaloni neri, calzettoni e mocassini.

Personalità[]

L'autrice di Demon Slayer ha rivelato in un'intervista più dettagli sul passato di Muzan che non venivano spiegati nella serie. Pur possedendo una grande astuzia e una mente acuta in quanto membro della famiglia Ubuyashiki, preferì utilizzare questo tratto della sua personalità per far soffrire gli altri. Poco dopo essersi trasformato in demone, Muzan si sposò cinque volte, ma il suo carattere e gli abusi in casa spinsero tutte le donne a suicidarsi.

In quanto leader dei demoni che si finge un uomo civile e innocente, Muzan è un perfezionista insensibile, spietato, intimidatorio, tirannico, malvagio, maniacale ed estremamente narcisista dall'enorme vena egocentrica. Non tollera chiunque lo derida, arrivando persino a uccidere un paio di ubriachi che semplicemente erano stati maleducati con lui e la loro compagna, continuando poi a proclamare la sua grandezza.

Si vede come un essere perfetto poiché immortale e molto potente. La sua unica debolezza è il sole, motivo per cui ha iniziato a trasformare le persone in demoni e a spargere il suo sangue nel tentativo di trovare un rimedio contro il sole, così da diventare davvero perfetto. Desidera principalmente tenersi fuori pericolo usando i suoi alleati e cerca di godersi la vita senza rischiare nulla.

Muzan si è anche dimostrato intollerante al fallimento, come quando ha annientato le Lune Calanti dopo la morte di Rui, il Cinque Calante, semplicemente perché convinto che le Lune Calanti stessero diventando inutili e che le Lune Crescenti fossero sufficienti. Nonostante ciò, ha risparmiato Enmu, l'Uno Calante, poiché ammirava il suo sadismo e ha deciso di dargli una maggiore quantità del suo sangue.

Muzan vede inoltre i suoi sottoposti come semplici strumenti a lui utili, soprattutto perché tutti un tempo erano umani che hanno scelto di seguirlo per via delle loro condizioni disperate o della loro follia. Muzan spinge le persone verso il fondo per renderle dei demoni, spesso corrompendole fino al punto di non ritorno. Rui, Gyutaro, Daki e Akaza sono gli esempi più lampanti.

Oltre la miriade di facciate che Muzan mostra per saziare il suo ego e il suo perfezionismo, si è dimostrato anche essere piuttosto codardo. Evita sempre il conflitto ogni volta che gli è possibile, come visto durante il suo confronto con Giyu e Tanjiro. Afferma che la sopravvivenza dei due dovrebbe già essere loro sufficiente e che dovrebbero continuare a vivere e ignorare il ciclo di vendetta. Questo tratto bilancia anche la sua natura manipolativa, che lo porta a piegare tutti i demoni al suo volere così da non doversi sporcare le mani. La sua codardia è stata ulteriormente dimostrata durante il suo confronto con Yoriichi Tsugikuni. Dopo aver arrogantemente provocato e deriso l'ammazzademoni, Muzan si è ritrovato ad arrancare e strisciare una volta sconfitto, cercando di fuggire. Muzan ha tentato di fuggire numerose volte, dividendosi oppure semplicemente correndo via, confermando la sua natura codarda. Riconosce di stare per morire una volta esposto al sole e decide di lasciare il proprio retaggio trasformando Tanjiro nel sovrano dei demoni. Pur avendo genuinamente pianto alle parole di Kagaya secondo le quali ogni creatura muore, prima o poi, Muzan continua a non pentirsi delle atrocità commesse e muore esattamente come ha vissuto: come una massa di pura malvagità.

Per evitare di esporsi, ha maledetto i suoi subordinati in maniera terrificante, facendo in modo che non possano pronunciare il suo nome, altrimenti verrebbero uccisi all'istante. Ciò ha rivelato la sua natura paranoica e ha aumentato il disgusto di Tanjiro nei suoi confronti, portandolo a credere che sia lui l'unico vero demone del mondo.

Muzan è molto astuto e intelligente. È abbastanza perspicace da confondersi nel mondo umano e avere persino una famiglia. Può nascondere la sua natura malvagia e fingersi amichevole, se necessario. È un manipolatore e sa portare la gente dalla sua parte così da usarla. La sua natura crudele e intimidatoria gli ha fatto conquistare l'ammirazione di molti demoni.

Etimologia[]

  • Il nome Muzan significa "miserabile, patetico, spietato", in riferimento alla sua personalità.
  • Il cognome Kibutsuji vuol dire invece "danza demoniaca" e "strada".

Curiosità[]

  • È stato rivelato che Muzan proviene dalla famiglia Ubuyashiki. Di conseguenza, lui e Kagaya Ubuyashiki si assomigliano molto. Nonostante ciò, Muzan non utilizza il cognome Ubuyashiki.
  • Il suo aspetto, per via del borsalino bianco e dei capelli riccioluti, ha ricordato a molti di Michael Jackson, dando origine a moltissimi meme.
  • Nonostante il dottore che ha cercato di curare Muzan e ha finito per farlo diventare un demone possa essere incolpato per tutte le tragedia avvenute nella serie di Demon Slayer, il manga lo raffigura come un uomo buono, puro e virtuoso. La demonizzazione di Muzan è stata completamente accidentale e non voluta, con lo stesso Muzan che ha poi ucciso l'uomo dopo le cure.
  • È l'unico personaggio che può cambiare di sesso, motivo per cui Mukago e il Tre Calante si sono spaventati dopo aver realizzato che stava impersonando una donna.
  • Muzan è l'unico personaggio della serie (fatta eccezione per i personaggi reincarnati nei loro discendenti apparsi nell'epilogo) ad essere entrato in contatto con una vera automobile.
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