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Loki, detto anche Loki Loufeyson, è un altro antagonista della Marvel Comics. Egli è il dio dell'inganno e dell'astuzia e la nemesi e anche il

Loki male

fratello adottivo di Thor.

Nato a Jotunheim, dal re dei Giganti di Ghiaccio Laufey e da sua moglie Farbauti, Loki, piccolo e minuto per gli standard della sua specie, è causa di profonda vergogna per il padre che, dunque, lo aveva vigliaccamente abbandonato a morire appena nato. Durante la guerra tra Jotunheim e Asgard Laufey viene ucciso in duello da Odino che grazie ai suoi sensi cosmici si accorge del bambino abbandonato. Piuttosto che lasciarlo morire come gli altri asgardiani consigliavano, Odino decise di adottare Loki e di crescerlo come proprio figlio al fianco del suo vero figlio Thor. Fece inoltre divieto di rivelare al bambino della sua vera natura affinché non si sentisse mai emarginato.

Nonostante Odino lo amasse senza distinzione di carne o sangue, tutti gli altri asgardiani, vedendolo come un mostro nemico (pur non potendo dirlo apertamente a causa dell'ordine del re), trattano Loki con pregiudizio e disprezzo, anche perché la loro società esalta e rispetta solo la forza di spada e il valore in battaglia, doti che egli non riuscì mai a conquistare a causa della sua debolezza fisica. Al contrario il fratello adottivo Thor, figlio biologico di Odino, avendo ereditato la forza e i portamenti nobili della sua stirpe, eccelle in ogni cosa ed è amato da tutti, motivo per il quale Loki cresce invidiandolo e odiandolo nonostante, a conti fatti, questi fosse il suo unico amico. Quando erano giovani, Thor e Loki erano molto uniti e il dio del tuono proteggeva sempre il fratello ma più Thor cresceva e più veniva messo dagli altri asgardiani in condizioni di disprezzare e prendersi gioco del fratello (questa fu anche la causa della nascita dell'arroganza di Thor che Odino in seguito punirà con l'esilio). Secondo Loki è per questo che è diventato arcinemico di Thor: perché ha smesso di amarlo.

Con gli anni, allo scopo di eguagliare il fratello adottivo, Loki sopperisce allo svantaggio fisico dedicandosi allo studio della magia, verso la quale è incredibilmente portato. La rottura definitiva tra Loki e la sua famiglia adottiva avviene il giorno in cui Thor riesce a sollevare Mjolnir divenendo di conseguenza il legittimo erede al trono. Di lì a poco Loki scopre anche le sue vere origini e non riesce a sopportarlo. Credendosi ingannato da Odino, affoga nel rancore e scappa di casa. In assenza di Loki, Thor peggiorerà ulteriormente diventando il crudele e avido guerriero che il padre sarà costretto a trasformare in mortale. Andatosene da Asgard, Loki diviene un discepolo del potente stregone Eldred, da cui impara la magia. Malgrado il divieto del maestro, Loki inizia a studiare anche le arti oscure e la magia nera fino ad evocare lo spirito di Surtur, il più potente e terribile nemico di Asgard. È allora che Loki stringe definitivamente il suo patto con le tenebre uccidendo il maestro come prima vittima. Col tempo la sua fama di "Dio del Male" si diffonde per tutti i Nove Mondi e gli viene attribuita la paternità delle creature più temute: il gigantesco e vorace lupo cosmico Fenris, il gigantesco Serpente di Midgard Jormungand e la dea dei morti Hela; tutti partoriti da lui stesso dopo aver mangiato il cuore della gigantessa Angerboda sebbene non vi sia conferma della veridicità di tali storie.

Incatenato ad un albero incantato per espiare i suoi peccati, Loki riesce a liberarsi e a fuggire raggirando Heimdall; dopodiché, saputo che il fratello adottivo è stato bandito sulla Terra, vi si reca per affrontarlo non riuscendo però a sopraffarlo fisicamente si serve soprattutto di sotterfugi e sicari potenziati attraverso la magia fino a manipolare Hulk attraverso una serie di illusioni per costringerlo a scontrarsi con Thor, prima che la situazione degeneri Rick Jones invia una richiesta d'aiuto che viene intercettata da Iron Man, Ant-Man e Wasp i quali corrono in soccorso dell'asgardiano e liberano Hulk costringendo Loki alla ritirata. Terminata tale battaglia i cinque eroi, resisi conto dell'ottimo lavoro di squadra, formano i Vendicatori. Da allora, Loki si tormenta ritenendosi responsabile della nascita del gruppo.

Stanco dei fallimenti altrui, Loki rapisce Jane Foster e la intrappola in un'altra dimensione per attirare in trappola l'odiato fratello adottivo, tuttavia il Dottor Strange riesce a salvare l'infermiera e Loki, sconfitto, torna a servirsi degli altri aumentando i poteri di Cobra e Mister Hyde perché affrontino Thor. Fallito anche tale tentativo conferisce i poteri all'Uomo Assorbente e rinviene l'armatura del Distruttore tuttavia nessuno di questi espedienti va in porto e, dopo l'ennesima battaglia con padre e fratello adottivo, Loki viene esiliato nello spazio.

Fatto ritorno ad Asgard, Loki viene privato dei suoi poteri e esiliato sulla Terra ma, in seguito, li recupera grazie all'aiuto di Karnilla dando tra l'altro origine al Demolitore, dopodiché si insedia sul trono di Asgard approfittando del "Sonno di Odino" ma, nel momento in cui il regno è invaso da Mangog è costretto a fuggire. Riesce in seguito a rimpossessarsi di Asgard durante un periodo d'assenza di Odino ma, in seguito all'invasione del demone Surtur, si vede nuovamente costretto a fuggire. Dopo aver provato di nuovo ad assassinare il fratello adottivo si allea con Tyr e tenta l'ennesima invasione di Asgard, senza risultati.

Nonostante il suo odio per la famiglia adottiva e per gli asgardiani in generale, durante la massiva invasione dei demoni di Surtur, sebbene affermi di combattere solo per sé stesso, Loki si schiera in difesa del regno. Qualche tempo dopo trasforma temporaneamente Thor in una rana e si presenta agli X-Men e a Alpha Flight promettendo, come parte di un macchinoso piano per dimostrare il suo valore alle entità chiamate "Coloro che Siedono nell'Ombra", di esaudire qualsiasi loro desiderio ad esempio dare a Puck un corpo normale o a Rogue la facoltà di toccare gli altri senza ferirli, tuttavia gli eroi rinunciano a tali doni poiché, in cambio, li avrebbe privati della capacità di creare o immaginare e, dunque, della loro umanità.

Successivamente, Loki manipola un'immensa quantità di supercriminali e li manda tutti contemporaneamente contro le forze congiunte di Vendicatori e Vendicatori della Costa Ovest. Una volta rivelatosi essere dietro a tutto ciò, Loki viene ucciso dal fratello adottivo. Salvo poi tornare in vita a causa di un'alterazione temporale.

Quando la potente maga del chaos Morwen si impadronisce del corpo di Tess Black (figlia di Loki e di una mortale) e si reca sulla Terra al fine di distruggerla, Loki si allea con l'Uomo Ragno per liberarla e scongiurare il pericolo, ammettendo, a fine avventura, di ritenersi in debito con l'arrampicamuri e che, come tutti gli dei e demoni asgardiani, non decide il proprio destino ma è una semplice pedina del fato: non fa del male perché gli piace ma perché non può fare altro.

Non molto tempo dopo, Loki ritrova lo stampo di Mjolnir, il nucleo di una stella, e se ne serve per costruire innumerevoli altri martelli magici con cui armare un esercito per marciare su Asgard, distruggere Nidavellir, la terra dei Nani, e dare inizio a Ragnarök affrontando l'odiato fratello adottivo Thor sulla cima dell'Albero della Vita (Yggdrasill). La battaglia tra i due vede Loki sconfitto e decapitato, ma ciò non serve a impedire la fine di Asgard e il crepuscolo degli dei.

Diversi anni dopo Ragnarök, Thor riemerge dal vuoto e si prodiga a ripristinare tutti gli asgardiani, reincarnatisi in corpi mortali. Loki, a sua volta risorto, risiede a Latveria in qualità di alleato del Dottor Destino ed ha un nuovo corpo femminile identico a quello di Sif, a cui lo ha infatti sottratto imprigionando lo spirito della bella guerriera all'interno di un'anziana malata terminale. Con le sue nuove fattezze la "Dea delle Malefatte" avvicina Balder e insinua nel suo cuore sempre più dubbi sull'operato di Thor dando inizio a una serie di macchinazioni che portano il "Dio del Tuono" a venire esiliato dalla ripristinata Asgard e Balder a divenire il nuovo re.

Nel corso dell'invasione segreta degli Skrull, Loki continua a manipolare Balder e ingannare gli asgardiani tentando invano di convincerli che Beta Ray Bill fosse una spia degli alieni mutaforma. Con l'avvento del regno oscuro di Norman Osborn, Loki entra a far parte della Cabala (una sorta di versione malvagia degli Illuminati) assieme al Dottor Destino, Hood, Namor il Sub-Mariner, Emma Frost e lo stesso Osborn. Dunque persuade Balder a far migrare gli asgardiani a Latveria sebbene, non appena emerge che Destino si serve di tali ospiti per svolgere degli esperimenti, essi fanno ritorno a Broxton, Oklahoma, dove Thor aveva precedentemente ricreato il regno.

Contemporaneamente assume in segreto le sembianze dell'allora scomparsa Scarlet e assume la guida dei Potenti Vendicatori facendo il doppio gioco contro Osborn per poter prendere usurpare il ruolo. Preoccupata dall'eventualità che Quicksilver o Stature scoprano il suoi inganno, Loki ordisce un intricato piano per ucciderli ma viene smascherata da Ronin e costretta alla fuga.

Dopo che la forma divina di Sif viene ripristinata, anche Loki ritorna al suo aspetto originale.

Sfruttando il suo talento di manipolatore, Loki persuade Norman Osborn ad attaccare Asgard in quanto ultimo ostacolo per l'ascesa al potere; in una sorta di contorto doppio gioco, l'ingannatore imprigiona Heimdall affinché non riferisca dell'assalto imminente salvo poi riferirlo personalmente a Balder. Nonostante venga smascherato e bandito da Asgard, le sue azioni portano all'inizio dell'assedio. Parallelamente a tutto ciò, Loki stringe un accordo con Hela e Mefisto ottenendo di essere cancellato dal "Libro di Hel", cosa che, di fatto, cancella ogni suo passato peccato conferendogli libertà assoluta da lì in poi. Quando le forze congiunte di Nuovi Vendicatori, Giovani Vendicatori e Secret Warriors corrono in soccorso degli asgardiani affrontando gli Oscuri Vendicatori, il piano di Loki gli si ritorce contro poiché l'arma segreta di Osborn, Sentry, scatena il mostro dentro di sé: Void, il quale causa la distruzione pressoché totale di Asgard. Pentito, Loki, il cui intento non è mai stato rovinare Thor o distruggere il regno ma solo governarlo, tenta di aiutare gli eroi potenziandoli con la magia delle Pietre delle Norne ma Void, accortosi della sua intrusione, lo assale dilaniandolo. Come ultime parole in punte di morte, Loki chiede perdono al fratello adottivo che, in tutta risposta, lo vendica uccidendo Void.

Colpito dal gesto di bontà compiuto da Loki nei suoi ultimi istanti di vita, Thor, conscio che l'essersi fatto cancellare dal "Libro di Hel" permetta al fratello adottivo di ingannare la morte, si reca alla sua ricerca senza farsi notare dagli altri Æsir; ritrovandolo a Parigi, Francia, sotto le spoglie umane di un ragazzino borseggiatore e cartomante di nome Serrure (dal francese: "serratura", in inglese: "lock", simile al nome "Loki"), dopo un breve inseguimento, Thor lo convince a seguirlo ad Asgard, dove gli ridona i poteri divini, pur mantenendo un aspetto infantile[65]. Nonostante il nuovo Loki non ricordi nulla del suo passato, ancora una volta gli asgardiani, ed in particolar modo Odino[66], lo trattano con timore e diffidenza accusandolo di essere un traditore per via delle azioni della sua precedente incarnazione.

Poco dopo il suo ritorno ad Asgard il nuovo Loki viene visitato da una gazza che gli lascia una misteriosa chiave, tale artefatto lo porta a compiere un viaggio mistico al termine del quale incontra la vecchia versione di sé stesso, che, dopo avergli rivelato d'aver scelto di morire poiché stanco di vivere, si offre di rimanere al suo fianco in forma di gazza facendogli da guida spirituale e venendo chiamato "Ikol". Terminata tale esperienza, il giovane Loki fa ritorno ad Asgard scoprendo dell'imminente Guerra del Serpente, cui prende parte architettando un complesso piano volto a suggellare una temporanea alleanza con le forze di Hela dando luogo a una coalizione con Tyr (generale della "Dea della Morte"), quattro Dìsir (Valchirie cadute mangia-anime) e il Distruttore. Dopo la morte di Thor nella battaglia finale con il Serpente, il giovane Loki e Silver Surfer riparano Mjolnir permettendogli di resuscitare.

In seguito tuttavia, il giovane Loki scopre che durante la missione svolta nel regno dei morti la sua esistenza è rimasta legata a un artefatto che consentirebbe a Mefisto di dominarre il mondo. Ciò fa parte di una macchinazione di "Ikol" per costringere la sua reincarnazione a cedergli il controllo del suo corpo in quanto il solo modo per distruggere l'artefatto è che Loki "cessi d'esistere": con la cancellazione della coscienza del giovane Loki tale condizione viene esaudita mentre "Ikol", occupato il corpo lasciato vuoto dal ragazzino, torna a essere Loki. Al fine di recuperare i poteri magici perduti reincarnandosi, Loki si allea con un parassita interdimensionale e gli fa attaccare i Giovani Vendicatori per poi giungere in loro soccorso convincendo Wiccan a cedergli temporaneamente i suoi poteri permettendogli di riottenere un corpo più adulto recuperando così i propri. Aiutato il team a neutralizzare la minaccia, Loki rivela loro di averli manipolati e, sopraffatto dal senso di colpa per tutto ciò e per aver "ucciso" il sé stesso bambino, si teletrasporta via.

Desideroso di redenzione, Loki inizia a svolgere varie missioni sulla Terra per conto delle "Madri di Tutti" (All Mother), ossia Freiya, Gea e Idunn, il nuovo triumvirato regnante ad Asgard, ora nota come Asgardia[76]. Nel corso dei suoi incarichi, Loki fa amicizia con Verity Willis, una mortale dai limitati poteri magici capace di vedere oltre ogni inganno. Successivamente però, Loki scopre che le "Madri di Tutti" lo stanno manipolando in accordo con una sua versione malvagia venuta dal futuro, Re Loki, poiché consce che se il suo destino cambiasse potrebbe cambiare anche quello di Asgardia; furioso Loki smette di lavorare per loro e si reca sulla Terra per assistere nella battaglia contro Onslaught Rosso subendo gli effetti di un incantesimo fallimentare di Scarlet che inverte la sua bussola morale; divenuto buono (seppur comunque presuntuoso e sleale) Loki affronta il fratello adottivo, reso malvagio dall'incantesimo, in un'epica battaglia sulla superficie della Luna rivelandosi addirittura degno di brandire Mjolnir, almeno finché gli effetti dell'inversione non vengono annullati riportando supereroi e supercriminali alla moralità originaria. Temporaneamente incapace di mentire a causa di un effetto collaterale della re-inversione, Loki confessa involontariamente al fratello d'aver assassinato la versione bambina di sé, motivo per cui questi lo conduce ad Asgardia affinché venga adeguatamente processato e punito. L'intervento della madre adottiva Freiya fa in modo che Loki sia semplicemente esiliato sulla Terra, dove viene tuttavia nuovamente avvicinato da Re Loki che lo mette al corrente del suo inevitabile destino di distruttore della Terra e della sua impossibilità di redenzione. Ascoltato ciò, Loki ha una sorta di dibattito metafisico con la sua versione originale e quella bambina dove conclude che gli "inganni" non siano che "storie", dopodiché, apparentemente, si consuma e muore salvo ricomparire mesi dopo definendosi "Dio delle Storie" (God of Stories).

Con la rinascita del multiverso e lo scoppio di una guerra tra i Dieci Regni a causa di Malekith, Loki viene incaricato di infiltrarsi nel Concilio Oscuro di quest'ultimo per conto di Asgard, missione nel corso della quale arriva a pugnalare e quasi uccidere la madre adottiva Frigga pur di dimostrare la sua fedeltà e salvaguardare la sua copertura.

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