Villains Wiki
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"Io... sopravvivo a tutto, Polmone nero. Sopravvivo a tutto. È semplice... si vive o si muore."
—Micah Bell ad Arthur Morgan durante il loro ultimo scontro


Micah Bell III è l'antagonista principale del videogioco del 2018 Red Dead Redemption II, menzionato anche nello spin-off Red Dead Online.

È un ex-membro della banda di Van der Linde poi divenuto una talpa per conto dell'Agenzia Investigativa Pinkerton. La sua morte è il catalizzatore degli eventi del primo capitolo. È l'arci-nemesi di Arthur Morgan.

Dal capitolo 1 al 5, Micah è un personaggio principale poiché membro della banda di Van der Linde che spesso supporta Dutch e Arthur nelle loro attività. Alla fine del capitolo 6, tradisce la banda e diventa un informatore per conto dell'Agenzia Investigativa Pinkerton, assumendo così il ruolo di antagonista principale.

È stato doppiato e interpretato tramite motion capture da Peter Blomquist, mentre in italiano non è stato doppiato (poiché tutti i titoli di Rockstar Games non vengono doppiati e sono semplicemente sottotitolati).

Biografia[]

Nel 1899, Micah si è unito alla banda di Van der Linde da circa 5 mesi poco prima della rapina di Blackwater, andata storta e che ha obbligato la gang a nascondersi a Colter. Poco dopo essersi trasferiti nello stato del New Hanover, Micah viene arrestato per omicidio e incarcerato a Strawberry.

Viene fatto evadere qualche giorno dopo da Arthur Morgan, massacrando l'intera città appena dopo essere uscito di prigione e ritornando poi da Dutch. In seguito a una rapina finita male a Saint-Denis, Micah, Dutch, Arthur, Bill Williamson e Javier Escuella si ritrovano sperduti sull'isola di Guarma, riuscendo poi a ritornare negli Stati Uniti.

Poco dopo essere ritornato in America, inizia a lavorare come talpa per l'agente Andrew Milton e l'Agenzia Investigativa Pinkerton, il che (insieme all'instabilità mentale di Dutch) iniziano a far cadere a pezzi la banda. Quando Arthur e John Marston, dopo averlo scoperto, lo affrontano all'accampamento, ha luogo uno stallo alla messicana nel quale Micah uccide Susan Grimshaw. Prima che la situazione possa ulteriormente degenerare, l'Agente Ross e i Pinkerton scoprono il nascondiglio della banda e la obbligano alla fuga.

Arthur e Joh scappano sulle montagne vicine per poi separarsi, con Arthur che resta indietro per tenere a bada gli agenti e viene sorpreso da Micah. I due iniziano quindi uno scontro, che termina con la morte di Arthur.

Otto anni dopo, l'ex-membro della banda di Van der Linde Sadie Adler scopre che Micah ha formato una propria banda e si sta nascondendo sul monte Hagen. Desiderosi di vendicare Arthur, lei, John e Charles Smith partono per ucciderlo.

Dopo averlo trovato, tuttavia, Sadie viene presa in ostaggio e Micah rivela di aver fatto nuovamente squadra con Dutch, che esce allo scoperto. John fa quindi un ultimo tentativo di convincere Dutch, che alla fine cede e spara a Micah nello stomaco, permettendo a John di finirlo scaricandogli addosso l'intero caricatore della pistola. Il cadavere di Micah viene in seguito trovato dagli agenti Ross e Fordham, dando così il via agli eventi del primo capitolo.

Personalità[]

"Io credo che ci siano vincitori e perdenti... e nient'altro."
—La caratteristica frase di Micah


Selvaggio, spietato e imprevedibile, Micah è senza ombra di dubbio il più amorale e caotico membro del gruppo, persino per gli standard della banda di Van der Linde, spesso oltrepassando il limite. È un fuorilegge narcisista, derisorio, offensivo, insensibile e sadico che non si fa alcuno scrupolo nell'uccidere barbaramente. Anche nei confronti dei suoi compagni di banda, è ingiurioso e tende a provocare in continuazione. L'unica eccezione è con Dutch van der Linde, verso il quale è profondamente leale, venendo rispettato. Cerca anche spesso l'appoggio di Arthur, che puntualmente lo ignora o deride.

È anche estremamente razzista, deridendo Lenny, Charles e Javier semplicemente perché non sono bianchi. Si prende gioco del Reverendo Swanson perché è un alcolizzato e si crede abbia ucciso il cane di Jack Marston, Cain. Flirta inoltre in modo inquietante con tutte le ragazze dell'accampamento e si crede abbia tentato di violentare Sadie Adler durante il loro primo incontro.

Al ritorno da Guarma, Micah inizia a operare come talpa per l'Agenzia Investigativa Pinkerton, approfittando della follia di Dutch per convincerlo che c'è un traditore. Inizia inoltre a deridere Arthur per la sua tubercolosi, chiamandolo beffardamente "Polmone nero". Anche dopo essere stato scoperto da Arthur e John, riesce comunque a rivoltare quel che resta della banda contro i due. Durante lo scontro con Arthur, rivela di essere un sopravvissuto leale a nessuno, mostrandosi però furioso per essere stato scoperto e combattendo con rabbia.

Pur essendo malvagio e irredimibile, un incontro segreto all'accampamento con Leopold Strauss fa intuire che Micah disprezzi lo strozzinaggio tanto quanto Arthur, definendolo indecoroso e "non da uomini".

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