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Scar è l'antagonista principale de Il re leone. Compare, sebbene in poche scene, anche nei sequel Il re leone II - Il regno di Simba uscito nel 1998 e Il re leone 3 - Hakuna Matata uscito nel 2004, e recupera il suo ruolo da antagonista principale nella serie televisiva The Lion Guard a partire dalla seconda stagione.

Scritto dagli sceneggiatori Irene Mecchi, Jonathan Roberts, Linda Woolverton e animato da Andreas Deja, si ritiene che Scar sia liberamente ispirato a re Claudio, antagonista di Amleto, e al personaggio storico di Adolf Hitler, principale ideatore del nazionalsocialismo. Secondo Deja, l'aspetto di Scar è ispirato a quello di Jeremy Irons, doppiatore in lingua originale del personaggio. Il nome del personaggio significa "cicatrice" in inglese, chiaro riferimento alla cicatrice che Scar ha sull'occhio sinistro. È un leone magro e curvo che usa l'intelligenza e l'astuzia per raggiungere i suoi scopi. Intende uccidere suo fratello Mufasa e suo nipote Simba per spodestarli a capo delle Terre del Branco. Nei suoi piani è affiancato da un branco di iene, specialmente tre di loro, Shenzi, Banzai ed Ed.

Oltre ai tre film della saga, Scar compare in vari spin-off, libri e videogiochi, ma anche in altri media. La critica internazionale ha lodato Scar, definendolo uno dei miglior personaggi creati dalla Disney. Jeremy Irons venne elogiato per il suo doppiaggio e ricevette diversi riconoscimenti. L'attore non riuscì a completare il doppiaggio della canzone Be Prepared (Sarò re in italiano) a causa di alcuni suoi problemi vocali. La Disney, dunque, lo sostituì con Jim Cummings, che doppierà Scar in Il re leone II - Il regno di Simba e in altre apparizioni. In Italia la voce di Scar è di Tullio Solenghi, nel primo film, di Neri Marcorè, nel secondo lungometraggio e di Gerolamo Alchieri in The Lion Guard.

Aspetto fisico e Personalità

Scar viene raffigurato come un leone dotato di una folta criniera nera, di una pelliccia color arancio scuro e una lunga cicatrice sull'occhio (da cui deriva peraltro il suo nome), ma soprattutto molto magro, caratteristica che fornisce l'idea di un animale insano, in contrasto con l'aspetto del fratello Mufasa, fisicamente ben più dotato. Ciò che risalta principalmente in Scar sono il suo sguardo perfido e un sorrisetto compiaciuto perennemente stampato sul muso. A differenza di tutti i leoni presenti nel film, le unghie di Scar sono sempre visibili nella pellicola. In The Lion Guard, dopo essere stato evocato da Janja e Ushari, appare come una gigantesca colonna di fuoco i cui tratti facciali sono visibili attraverso le fiamme.

Scar è un personaggio estremamente crudele, ambizioso e megalomane. Nonostante queste qualità, egli incarna anche lo stereotipo del perfetto gentiluomo: molto cordiale e pacato che non ama sporcarsi le mani, ed utilizza un linguaggio morbido e forbito, maggiormente evidenziato dall'accento inglese del suo doppiatore originale, Jeremy Irons. Non essendo stato particolarmente dotato dalla natura nella sua fisicità leonina, Scar è un personaggio subdolo, opportunista e disonesto che usa l'intelligenza e l'astuzia nel comprendere i sentimenti degli altri, così volgere a proprio favore le situazioni e accattivarsi le simpatie di qualcuno. Non ha remore a mentire ed è maestro nel cospirare.

Nonostante sia perfettamente in grado di uccidere qualcuno a sangue freddo e senza rimorsi, generalmente, preferisce non sporcarsi le mani, lasciandolo fare alle iene, suoi scagnozzi, il che spiega la sua pigrizia. Tuttavia, quando serve, agisce spietatamente, come si vede nell'omicidio del fratello e nello scontro col nipote. Altra caratteristica che lo ha reso famoso è il suo sarcasmo tagliente, con cui si prende gioco di chi è meno sveglio di lui. Questa arroganza è evidente anche nel suo disprezzo dell'autorità del fratello, verso cui prova invidia e risentimento. La sua freddezza verso gli altri evidenzia un chiaro disprezzo dei sentimenti e degli affetti, che lo porterà ad una sottile follia verso la fine della storia.

Come facilmente prevedibile, Scar si rivela un pessimo re, interessato a conquistare la posizione solo per soddisfazione personale. Permettendo alle iene (che il fratello aveva respinto per tanti anni) di invadere le Terre del Branco, trasformerà quest'ultime, un tempo floride e rigogliose, in un deserto desolato e senza vita. Tuttavia, egli si rifiuta di abbandonare tali terre preferendo morire di fame insieme a tutti gli altri leoni e alle iene piuttosto che ammettere di aver sbagliato.

Scar ricalca l'archetipo del trickster, ovvero del personaggio ingannatore e subdolo, che basa i suoi piani sul seminare bugie e discordia. Sono proprio queste a causargli la sua morte per mano delle iene: messo alle strette da Simba, Scar cerca di salvarsi con l'ennesima menzogna, scaricando la colpa alle iene, che per questo lo uccideranno.

Dopo la resurrezione sotto forma di spirito, ai propositi di dominio di Scar si uniscono anche il desiderio di vendetta nei confronti di Simba e l'obbiettivo di distruggere per sempre l'equilibrio del Cerchio della Vita. Motivo per cui egli comincia a raccogliere come seguaci tutte quelle creature che, per un motivo o per l'altro, egli giudica dei "reietti": le iene, ma anche coloro che hanno deciso di schierarsi contro Simba e la Guardia del Leone (come Ushari) o chi è stato esiliato (come Kiburi e i suoi tre compagni).

Storia

Il re leone

Ne Il re leone, con la nascita di Simba, figlio di Mufasa e Sarabi, Scar perde il diritto alla successione al trono di re della savana e, roso dall'invidia, complotta per uccidere suo fratello e il cucciolo. Un primo agguato a Simba avviene nel cimitero degli elefanti in cui il cucciolo e Nala, la sua amica di giochi, si erano avventurati. La trappola fallisce grazie a Zazu e Mufasa. Scar allora architetta un nuovo piano, ancora più subdolo. Incarica le iene Shenzi, Banzai e Ed a terrorizzare un'intera mandria di gnu e spingerli in una valle nella quale Scar con l'inganno ha condotto Simba. Il vero obiettivo è Mufasa e Scar riesce ad uccidere il fratello maggiore accorso a salvare il figlio.

La causa della morte del padre ricade sull'inconsapevole cucciolo che, terrorizzato da quanto avvenuto, scappa lontano dalle "Terre del Branco". Credendolo morto, il malvagio Scar dopo aver sbrigativamente compianto il fratello si proclama il nuovo re e proclama ai sudditi che d'ora in poi «sorgerà l'alba di una nuova era nella quale leoni e iene lavoreranno insieme per costruire un grande e glorioso futuro». La realtà sarà invece ben diversa e anziché amministrare equamente l'equilibrio della savana Scar causa in pochi anni una terribile carestia di cibo.

Anni dopo Simba, ormai cresciuto, ritorna alla Terre del Branco con l'intenzione di recuperare il regno e spodestare Scar, rivelandosi dopo aver visto il perfido zio picchiare duramente sua madre, la regina Sarabi, durante una discussione, ed ordinandogli di farsi da parte, se non vuole essere spodestato con la forza. Scar però, giocando abilmente d'astuzia, lo porta a confessare la sua presunta colpevolezza della morte di Mufasa davanti alla madre, a Nala e alle altre leonesse del branco, dopodiché riesce, a prevalere sul nipote aiutato dalle iene e riesce quasi a farlo precipitare dalla Rupe dei Re. Tuttavia, in questa occasione, Scar compie l'imprudenza di rivelare al solo Simba la verità riguardo alla morte di Mufasa (Simba, allora cucciolo, intento a cercare scampo dalla mandria impazzita, non poteva vedere quello che accadde): ciò provoca la rabbia di Simba che assale lo zio e lo costringe a rivelare a tutti la verità sulla morte di Mufasa. Inizia, dunque, uno scontro tra leoni e iene, nel quale Scar si dà alla fuga, inseguito dal nipote.

Simba affronta Scar, rinfacciandogli la vera colpa della morte del padre, mentre lui tenta di difendersi incolpando le iene. Simba, non volendosi macchiare di assassinio, risparmia Scar condannandolo all'esilio, ma questi, fingendo di ammettere la sconfitta, lo attacca a tradimento. Dopo un violento scontro, Simba riesce a sconfiggere lo zio, facendolo precipitare da una scarpata. Sopravvissuto alla caduta, Scar viene circondato dalle sue stesse iene che, avendolo sentito scaricare la sua colpa su di loro, lo puniranno per il suo tradimento divorandolo.

Il re leone II - Il regno di Simba

Nel successivo film, Il re leone II - Il regno di Simba, si scopre che, durante il suo regno, Scar era riuscito a guadagnarsi la fedeltà di un gruppo di leonesse capeggiate da Zira, di cui il leone aveva scelto il figlio Kovu come suo erede. Per mantenere fede a questo triste destino di vendetta, Kovu verrà addestrato da Zira per uccidere Simba, vendicare lo stesso Scar, e diventare re. Nella versione originale della sceneggiatura, Kovu doveva essere realmente il figlio di Scar, ma l'idea venne abbandonata, in quanto questo avrebbe determinato una stretta parentela tra Kovu e l'amata Kiara (nipote di secondo grado).

Nonostante sia effettivamente morto nel film, Scar compare due volte: la prima durante un incubo di Simba, nel quale gli impedisce di salvare Mufasa dalla caduta nella gola afferrandolo per la zampa e dicendogli di fidarsi di lui (in seguito, alla sua figura si sostituisce quella di Kovu, che uccide Simba gettandolo nella gola stessa), mentre la seconda apparizione è fugace: Kovu, esiliato, si specchia nell'acqua e vede riflesso proprio colui che lo ha scelto come erede, ovvero Scar.

The Lion Guard - Il ritorno del ruggito

Parte del passato di Scar viene rivelato in The Lion Guard - Il ritorno del ruggito, film pilota della serie animata del 2016 The Lion Guard. In qualità di secondogenito, Scar era per tradizione a capo della Guardia del leone, che proteggeva il Cerchio della Vita. In qualità di capo, Scar deteneva un potere noto come "Ruggito degli antenati" (Roar of the elders in originale). Inebriato dal potere che possedeva, Scar chiese ai membri della guardia di aiutarlo a spodestare Mufasa, ma questi rifiutarono e il leone li distrusse col potere del ruggito. Come punizione per avere usato il ruggito degli anziani per il male, Scar fu quindi privato del potere per sempre, cadendo così nella depressione e nella pazzia, diventando il leone raggrinzito del primo film. Rimane ignoto come abbia potuto Scar nascondere i fatti al fratello e agli altri leoni.

Scar riappare poi (sempre in forma di dipinto) nell'episodio della serie animata I leoni delle Terre di Nessuno, quando Rafiki racconta la storia di Zira e dei rinnegati alla Guardia del Leone e subito dopo nell'episodio Il ruggito della discordia.

Nello speciale di un'ora The Lion Guard - Il Ritorno di Scar (che fa da apripista alla seconda stagione), Scar appare come antagonista, in forma di spirito: dopo aver scoperto il segreto di Kion della sua capacità di comunicare con lo spirito di Mufasa, Ushari comincia a pensare a come poter utilizzare queste informazioni a proprio vantaggio. Si allea così al Clan di Janja e racconta alla iena il segreto di Kion, pianificando quindi insieme a lui un modo per far tornare Scar. Dopo aver convinto Makini a parlare con il suo mentore Rafiki, i due scoprono un modo per evocarlo utilizzando le virtù magiche di una Bacchetta Bakora combinandole con un potente Ruggito di Kion nei pressi del vulcano dove vivono le iene. Le iene rubano quindi la Bakora personale di Makini e rapiscono Kiara, portandola nel loro territorio. Nonostante la Guardia del Leone riesca a salvarla, Janja riesce a infastidire Kion inducendolo a usare il Ruggito, il che provoca l'eruzione del vulcano. Una volta che la Guardia del Leone abbandona il suo territorio, Janja entra nel vulcano e scopre che Ushari non è ancora in grado di convocare Scar e, in un eccesso di rabbia, afferra il bastone di Makini e lo getta nella lava. Solo allora lo spirito di Scar emerge dalle fiamme del vulcano e si presenta agli stupefatti Janja e Ushari.

Tornato finalmente dall'aldilà, Scar comincia a cospirare con Janja, Ushari e gli altri animali residenti nelle Terre di Nessuno (come il coccodrillo Kiburi e i suoi tre scagnozzi - esiliati da Simba - o il feroce varano Kenge) per conquistare le Terre del Branco e sconfiggere la nuova Guardia del Leone e Simba, tutti inizialmente all'oscuro del suo ritorno.

Nel corso della stagione, la Guardia del Leone scopre che Scar è tornato dopo essersi recati nelle Terre di Nessuno per raccogliere della cenere vulcanica necessaria per curare Simba da una puntura dello scorpione Sumu. Al suo ritorno nelle Terre del Branco, Kion riferisce alla sua squadra che hanno una dura lotta da affrontare, ma rimane fiducioso che saranno in grado di sconfiggere Scar.

Nell'episodio Let Sleeping Crocs Lie Scar ha una sua nuova canzone, dal titolo Io Ho Un Piano (I Have a Plain), tramite la quale spiega il suo piano di conquista delle Terre del Branco.

Creazione del personaggio

Sviluppo

I registi Roger Allers e Rob Minkoff concepirono la storia de Il re leone come una fusione tra Bambi e la tragedia di Amleto di William Shakespeare. Infatti, i personaggi de Il re leone sono "strettamente paralleli ad Amleto" e sono tutti animali, proprio come in Bambi. Nonostante la storia de Il re leone si distacchi ampiamente da quella della tragedia di Shakespeare, esse sono accomunate da un comune antagonista: lo zio usurpatore del trono. Scar e re Claudio uccidono il loro fratello, e cercano di manipolare il nipote per ottenere un doppio fine: rimanere impuniti per il delitto, e regnare indisturbati sul regno conquistato. Entrambi sono consumati dalla gelosia per i loro rispettivi fratelli, ma Scar, diversamente da Claudio che viene consumato dall'ansia e dal senso di colpa, è un personaggio che gode della propria mostruosità. Scar condivide alcune analogie con Iago di Otello, altra tragedia di Shakespeare, in quanto entrambi sono abili nella manipolazione e sono in grado di sfruttare le paure dei loro nemici. Per sottolineare ulteriormente la malvagità e la tirannia di Scar, gli sceneggiatori si ispirarono anche al politico tedesco Adolf Hitler. In alcune scene della canzone Be Prepared, infatti, le iene sfilano davanti a Scar emulando palesemente le marce naziste presenti nel documentario Il trionfo della volontà.

La trama originale de Il re leone era incentrata su una battaglia tra leoni e babbuini, dove Scar era il leader di questi ultimi. Nelle versioni successive del copione, Scar era affiancato da un pitone e non era più un babbuino, bensì un leone straniero, quindi privo di qualsiasi parentela con Mufasa e Simba. Scar diventa il fratello minore di Mufasa solo in seguito, quando gli sceneggiatori intuiscono che questa idea possa rendere il film più interessante. C'era anche una scena in cui Scar si infatuava di Nala, amica d'infanzia di Simba e tentava di convincerla ad essere la sua regina, finendo poi per esiliarla al suo rifiuto. L'infatuazione di Scar per Nala doveva essere esplorata nel corso della canzone The Madness of King Scar (tagliata definitivamente dal film, ma presente nella versione musical del film originale) e di una ripresa della canzone "Sarò re" ("Be Prepared"), ma l'idea e le canzoni furono successivamente rimosse dalla pellicola per l'evidente molestia di Scar nei confronti di Nala. Esiste anche una scena alternativa della morte di Scar presente nei contenuti speciali dei DVD e su internet e realizzata solo su storyboard. Nella scena era Scar ad avere la meglio su Simba, gettando quest'ultimo dalla Rupe dei Re. Ma mentre Simba si salvava dalla caduta, Scar moriva inghiottito dalla fiamme.

Altre apparizioni

Scar fa una breve apparizione in Hercules, come Leone nemeo, la cui pelle è indossata da Ercole nella scena della villa. Fa anche due brevi apparizioni nella serie animata Timon e Pumbaa ed appare spesso anche nella serie TV House of Mouse - Il Topoclub. È inoltre uno dei cattivi principali ad apparire nel calderone di C'era una volta Halloween. In Kingdom Hearts II/Kingdom Hearts II: Final Mix+ Scar compare come boss nel mondo del Re Leone che è agli estremi confini del Mappamondo sotto il nome di Terre del Branco, mondo opzionale, dove si rivivono alcune scene del film, tra cui anche la morte di Mufasa. Nella versione musical del film originale è interpretato prima da John Vickery e successivamente da Patrick Page e Dan Donohue. Il musical, rispetto al film, animato contiene anche la canzone The Madness of King Scar, inserita, secondo il regista Julie Taymor, per espandere la presenza dei personaggi femminili nella storia.

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