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La storia del signore del crimine di Zaun Silco apparso nella serie animata del 2021 Arcane.

Primi anni[]

Non molto è noto sul passato di Silco. Si dice che lui e Vander fossero come fratelli in giovinezza, e che entrambi condividessero lo stesso sogno di liberare la loro gente dall'oppressivo controllo di Piltover, obiettivo che erano disposti a raggiungere a qualunque costo. Lui e Vander erano anche amici stretti di una donna di nome Felicia. Tempo dopo, Felicia rivelò a Silco e Vander di essere incinta, e che temeva di rivelarlo a suo marito Connol per via delle difficoltà nel crescere una figlia nella città di sotto. Disse ai due che avrebbero dovuto proteggere la città di sotto non solo per sé stessi, ma anche per sua figlia. Vander concordò con lei, e Silco propose un brindisi con il motto di "vesciche e roccia". Dopo il brindisi, Vander suggerì alla donna di chiamare la figlia "Violet".

Tuttavia, la loro felicità svanì quando decisero di guidare una rivolta contro Piltover, che fallì e portò alla morte di centinaia di abitanti, inclusi Felicia e Connol. Dopo la fine della ribellione, Vander scoprì le figlie di Felicia Vi e Powder in lacrime alla vista dei loro genitori morti e decise di adottarle come figlie sue. Il rimorso e la tristezza provati da Vander per le morti di così tanti Zauniti innocenti lo portarono inoltre a gettare via i propri guanti e a perdere il desiderio di combattere per la libertà di Zaun, cosa che scatenò l'astio di Silco.

La morte di Felicia spaccò in due il rapporto fra Vander e Silco, e portò Vander ad aggredire Silco e a tentare di affogarlo in uno dei fiumi inquinati di Zaun. Silco riuscì a liberarsi da Vander con un coltello, e fuggì nel sottosuolo, ma quasi perse il suo occhio sinistro e il suo volto si deturpò orrendamente. Questo evento traumatizzò profondamente Silco e lo portò a diventare estremamente spietato nella sua lotta per liberare Zaun, al punto da non esitare a tramutare in mostri assetati di sangue i suoi concittadini pur di assicurare l'indipendenza da Piltover. Negli anni seguenti alla rivolta fallita e al suo scontro con Vander, Silco utilizzò le sue abilità per costruire un'ampia rete criminale a Zaun e assoldò l'alchimista di Piltover rinnegato Singed perché trovasse un modo per rendere la città di sotto sufficientemente potente da combattere contro quelli di sopra, cosa che portò alla creazione dello Shimmer.

Eventi di Arcane[]

Vendetta[]

Man mano che Silco continuava a costruire la sua rete criminale, molte delle persone che si unirono alla sua causa erano ex-membri del gruppo di Vander che avevano perso fiducia in lui per via del suo approccio passivo verso Piltover. Tenne anche d'occhio le azioni di Vander e attese pazientemente il momento di colpire per vendicarsi.

Anni dopo, Silco apprese da Deckard, uno dei suoi giovani tirapiedi, che le figlie adottive di Vander avevano accidentalmente fatto esplodere un edificio a Piltover e che gli agenti le stavano cercando in tutta la città di sotto. Vedendo un'occasione per vendicarsi di Vander e assumere il controllo della città di sotto simultaneamente, Silco convinse Deckard a fare da priva cavia umana per lo Shimmer. Cercò inoltre un giovane agente novellino dalla testa calda di nome Marcus e gli rivelò le identità delle ragazzine che avevano provocato l'esplosione a Piltover.

Proprio come Silco aveva previsto, Marcus riuscì a fare sufficiente pressione su Vander da convincerlo a consegnarsi a Piltover al posto delle sue due bambine. Tuttavia, prima che Marcus e il suo capo, lo sceriffo Grayson, potessero portare Vander con sé a Piltover, Silco e Deckard tesero loro un agguato, uccidendo Grayson e Benzo, il braccio destro di Vander. Quando Marcus protestò sostenendo che tutto questo non faceva parte del piano, Silco gli gettò un sacco di monete e portò Vander al proprio nascondiglio.

Poiché ancora rispettava Vander, Silco tentò di persuadere il suo vecchio amico a unirsi a lui nell'imminente rivoluzione contro Piltover. Tuttavia, Vander rifiutò la sua proposta e gli disse che ormai non era più l'uomo che conosceva quando erano giovani. Furioso, Silco legò Vander e aspettò l'arrivo delle sue figlie, sapendo che prima o poi sarebbero venute a salvarlo.

Quando Vi, Mylo e Claggor giunsero per salvare Vander, si resero conto troppo tardi che era una trappola. Nonostante fossero ormai in procinto di trarre Vander in salvo, una rudimentale bomba fabbricata dalla sorella di Vi, Powder, esplose prima che potessero fuggire, distruggendo gran parte dell'edificio, uccidendo Mylo e Claggor, e ferendo Vander e Vi. Lo stesso Silco rimase quasi coinvolto nell'esplosione e riuscì a salvarsi solo grazie a Sevika, che lo spinse via appena in tempo (perdendo lei stessa un braccio).

In un disperato tentativo di difendere Vi, Vander cominciò a combattere personalmente contro gli sgherri rimasti di Silco utilizzando dei guantoni rudimentali. Pur combattendo con ferocia, venne alla fine sopraffatto da Deckard, che si era rafforzato usando lo Shimmer, e venne accoltellato allo stomaco da Silco, che poi lo gettò in mezzo a una pila di boccette di Shimmer. Con gran sorpresa di Silco, Vander si iniettò il contenuto di una fiala, mutando orrendamente il proprio corpo e divenendo sufficientemente potente da uccidere facilmente Deckard prima che potesse arrivare da Vi. Si mosse poi verso lo stesso Silco, ma decise di non ucciderlo per salvare Vi.

Non volendo lasciar scappare Vander, Silco lo inseguì con i suoi uomini rimasti, trovandolo però sorprendentemente morto, con Vi sparita, e Powder nel bel mezzo di una crisi emotiva in strada. Ignaro del fatto che Vi avesse abbandonato Powder per aver accidentalmente ucciso il loro padre adottivo, Silco si avvicinò a Powder e le domandò dove fosse sua sorella. Con sua sorpresa, Powder gli si gettò fra le braccia e gli disse che Vi l'aveva abbandonata e che non era più sua sorella. Comprendendo che Powder era stata tradita da Vi esattamente come lui stesso era stato tradito da Vander anni prima, Silco si rivide nella sua situazione, abbracciandola e prendendola sotto la sua ala protettiva.

Ascesa al potere[]

Con Vander morto, Silco sostituì ben presto il suo vecchio amico come leader della città di sotto. Assemblò inoltre un enorme impero criminale vendendo Shimmer ai suoi concittadini, unificò i baroni chimici perché gestissero le sue industrie, e prese possesso del vecchio bar di Vander, che trasformò in un nightclub e nella sua base personale.

Pur avendo alterato il suo accordo con Marcus, i due rimasero in contatto, e quest'ultimo prese il posto di Grayson come sceriffo e divenne la spia di Silco a Piltover. Di conseguenza, ogni indagine relativa a Silco non svelò mai nessuno dei suoi crimini, cosa che portò la gente di sopra a crederlo un onesto uomo d'affari e permettendogli dunque di smerciare Shimmer in tutto il mondo senza preoccuparsi di essere scoperto.

Nel frattempo, Powder era divenuta una dei più temuti e fidati sottoposti di Silco. Dopo averla ribattezzata come Jinx, Silco la addestrò in vari modi finché non divenne una combattente capace e una dotata inventrice, che creò e progettò ogni genere di arma per supportare la sua causa. Gran parte del gruppo di Silco temeva Powder a causa della sua instabilità mentale, ma anche quando la criticavano apertamente, Silco si faceva sempre avanti per proteggerla. In questo periodo, arrivò a tenerla in grande considerazione per via delle sue abilità, e ad amarla come figlia sua.

Un impero nei guai[]

Il giorno del 200° anniversario della fondazione di Piltover, quasi un decennio dopo che aveva adottato Powder, uno dei carichi di Shimmer di Silco viene sabotato dai Firelight. Nonostante Jinx fosse riuscita ad uccidere quasi tutti i criminali con le sue granate, questi erano comunque riusciti a distruggere il carico, portando Silco a definire l'operazione un fallimento. Tuttavia, invece di incolpare Jinx per aver perso il controllo, decise di perdonarla dopo aver sentito la sua versione della storia, dicendole semplicemente di prendersi del tempo per lavorare ai suoi strumenti, incolpando invece Sevika di non essere riuscita a fermare i Firelight.

Sentendosi in colpa per aver deluso Silco, Jinx decise di farsi perdonare rubando una gemma di Hextech e svariati appunti dal laboratorio di Jayce e Viktor a Piltover. Durante il colpo, tese una trappola con le sue granate per distrarre i presenti, finendo però per uccidere sei agenti e distruggere un palazzo. Nonostante Silco fosse inizialmente su tutte le furie dopo aver scoperto che Jinx aveva ucciso della gente di sopra apparentemente senza motivo obbligandolo a sistemare il macello, approvò le sue azioni dopo aver visto la gemma e non poté fare a meno di rimanere impressionato dal suo successo.

Poco dopo l'attacco di Jinx a Piltover, Silco ricevette una visita da Marcus, il quale si mostrò frustrato per la morte dei suoi agenti e intimò a Silco di consegnargli Jinx, sostenendo che gli avrebbe semplicemente fatto un favore a prenderla in custodia. Tuttavia, Silco negò fermamente la sua richiesta e gli suggerì di incolpare i Firelight dell'attacco. Consegnò poi a Marcus un sacco di monete da consegnare alle famiglie degli agenti deceduti, e Marcus se ne andò.

Tempo dopo, Silco venne nuovamente visitato da Marcus, il quale gli rivelò che Jayce era divenuto un membro del consiglio di Piltover e stava attualmente indagando sulla corruzione delle forze di polizie di sopra. Quando Marcus si dimostrò preoccupato che entrambi potessero venire scoperti se le indagini fossero proseguite, Silco gli consegnò una delle granate di Jinx come "prova" che i Firelight erano coinvolti nell'attentato e lo sfidò a farsi saltare in aria nel caso intendesse fare un passo indietro nel loro rapporto.

Nonostante Marcus avesse deciso di rimanere in contatto con Silco, questi notò che stava iniziando a mettere in dubbio la sua lealtà e disse a Jinx, che aveva ascoltato l'intera conversazione dal soffitto dell'ufficio, di trovare un modo per rendere le gemme di Hextech delle armi al più presto. Quando Jinx gli rispose che non ne era in grado a causa del trauma dovuto ai danni da lei causati in passato con la bomba, Silco decise di portarla al fiume dove Vander l'aveva quasi affogato spiegandole che il tradimento da parte dell'uomo che un tempo considerava un fratello lo aveva semplicemente reso più forte. Suggerì allora a Jinx di seguire il suo esempio e lasciar morire Powder, poiché convinto che nel farlo avrebbe superato il dolore, battezzandola poi nell'acqua e incoraggiandola a lasciar andare il passato per concentrarsi sul futuro di Zaun.

I dissidenti[]

Poco tempo dopo la sua visita al fiume con Jinx, Silco scoprì da Sevika che Vi era ancora viva ed era ritornata a Zaun per cercare sua sorella, rimanendo sorpreso. Comprendendo che Marcus gli aveva mentito quando gli aveva detto di aver ucciso Vi, Silco si diresse a casa sua e gli ordinò di finire il lavoro, minacciando di uccidere sua figlia Ren nel caso non avesse obbedito.

Dopo averle cercate in lungo e in largo, Silco riuscì a trovare Vi e Caitlyn, una sua amica agente, nascoste nei bassifondi di Zaun, dopo aver corrotto alcuni cittadini con dello Shimmer perché rivelassero la loro posizione. Gettò allora numerose fialette ad alcuni tossici locali ordinando loro di attaccarle, ma le due riuscirono a fuggire quando Vi rovesciò un gigantesco cartello al neon sui suoi tirapiedi. Frustrato, Silco ritornò al suo ufficio, dove scoprì con orrore che Jinx aveva interrogato Sevika e scoperto la verità su sua sorella.

Dopo essere stata liberata, Sevika rivelò a Silco che era stato indetto un blocco fra Piltover e Zaun, e che il commercio fra le due città si era fermato. Ignorandola, Silco uscì per cercare Jinx, ma Sevika riuscì a convincerlo a non farlo, sostenendo che sarebbe tornata quando avrebbe ritenuto giusto farlo, e che era più importante incontrare i baroni chimici, insoddisfatti su come il blocco stava influendo sulle loro finanze.

Durante l'assemblea, i baroni chimici accusarono Silco di non essere riuscito a tenere al guinzaglio, poiché sono stati i suoi attacchi a provocare il blocco, e suggerirono di riconsegnare la gemma Hextech alla gente di sopra, così da riprendere il commercio con Piltover. Quando Finn, uno dei baroni, derise il sogno di Silco di liberare Zaun dal controllo di Piltover se neppure riusciva a tenere sotto controllo sua figlia, Silco decise di dar loro una lezione facendo riempire a Sevika la stanza di Grigio. Man mano che Sevika consegnava maschere antigas ai baroni per evitare che soffocassero, Silco raccontò loro di come il Grigio invadeva tutti i bassifondi quando lui era giovane e li rimproverò per la loro mentalità avida e per il loro evidente disinteresse per l'indipendenza di Zaun. Quando i baroni chimici accettarono di ritirare le loro proposte, Silco lasciò la stanza, avendo reso chiaro il suo punto di vista.

Più tardi, dopo essere ritornato al suo ufficio, Silco si ritrovò davanti Jinx, la quale lo accoltellò più volte con la siringa necessaria per le sue costanti iniezioni all'occhio, accusandolo di averle mentito riguardo la morte di sua sorella. Silco rispose che non sapeva che Vi fosse ancora viva, poiché era stato Marcus a mentirgli in primo luogo, e che il suo scopo era quello di proteggerla da ulteriori traumi. Quando Jinx rimase quasi impassibile di fronte alle sue parole, Silco le ricordò che era stato lui ad accoglierla quando sua sorella l'aveva abbandonata, e che era lui la sua famiglia. Convinse poi Jinx a finire di rendere la gemma un'arma, sostenendo di aver bisogno di lei più di ogni altra cosa, portando Jinx a perdonarlo ed effettuare sul suo occhio una reale iniezione.

Dopo lo scontro fra Jinx ed Ekko sul ponte del progresso, Silco giunse sul ponte e la trovò gravemente ferita a causa della sua stessa granata e con in mano la gemma. Temendo per la sua vita, la portò da Singed e gli ordinò di operarla. Quando Singed lo avvertì della possibilità che non sopravvivesse all'intervento, Silco si rifiutò di rinunciare a Jinx affermando di non poterla lasciare morire. Singed comprese il suo sentimento, poiché un tempo anch'egli aveva una figlia, e addormentò Silco con una siringa per impedire che potesse interferire con l'intervento. Silco si risvegliò più tardi e scoprì che Jinx era sparita, trovando Singed intento a pulire i propri strumenti. Afferrando un coltello, sbatté Singed contro il muro e gli ordinò di dirgli che cosa aveva fatto a Jinx; Singed rispose semplicemente di aver fatto ciò che lui gli aveva chiesto, e cioè averle salvato la vita.

La possibile indipendenza[]

Dopo l'assalto di Jayce a una delle sue fabbriche di Shimmer, Silco giunse nella struttura con Renni, Finn e Sevika per ispezionare i danni inferti dalla gente di sopra, scoprendo che il ragazzo accidentalmente ucciso da Jayce era il figlio di Renni. Quando Renni gli domandò con rabbia se avesse intenzione di vendicarsi degli abitanti di Piltover per la morte di suo figlio, Silco le rispose che avrebbe dovuto considerarsi fortunata per aver avuto un figlio morto per la causa, mandandola su tutte le furie.

Più tardi, mentre leggeva una lettera inviatagli da Jayce, Finn, Renni e Sevika raggiunsero Silco nel suo ufficio. Quando i due baroni chimici resero chiaro di essere lì per ucciderlo, Silco li rimproverò per la loro mancanza di lealtà nei confronti dei loro compagni Zauniti e li insultò definendoli dei ragazzini viziati che davano tutto per scontato. Il suo discorso sulla lealtà fu sufficiente a convincere Sevika a non tradirlo, uccidendo Finn tagliandogli la gola. Dopo aver deriso Renni dicendole che per il suo tradimento avrebbe fatto uccidere suo figlio, non fosse già morto, Silco le ordinò di uscire, si complimentò con Sevika per non aver accettato l'offerta di Finn, e ricominciò a leggere la lettera.

Silco più tardi incontrò Jayce sul lungomare e, dopo aver scoperto che questi era disposto a negoziare solo perché non voleva ritenersi responsabile di un massacro di Zauniti, gli propose i suoi termini per la pace, i quali includevano libertà sulle rotte commerciali, totale amnistia, sovranità, e accesso illimitato agli Hexgate. Jayce accettò le sue richieste senza lamentarsi, a patto che Silco accettasse di chiudere le restanti fabbriche di Shimmer, gli restituisse la gemma, e consegnasse Jinx a Piltover perché potesse pagare per i suoi crimini. Concordando con le prime due richieste di Jayce, Silco rimase terrorizzato dalla terza, e cercò di far cambiare idea a Jayce affermando che i crimini compiuti da Jinx erano stati sotto suo ordine. Sfortunatamente, Jayce non si lasciò abbindolare, e rese chiaro che questa sarebbe stata la sua unica offerta, lasciando Silco costretto a scegliere fra il suo sogno e sua figlia.

Fu in quel momento che Silco finalmente comprese perché Vander aveva abbandonato il loro sogno di libertà in favore della sua famiglia, prendendosi il tempo per affogare i suoi dispiaceri nell'alcol sotto la statua di Vander. Tuttavia, non si accorse che Jinx era nascosta dietro la statua e aveva sentito ogni sua parola riguardo l'offerta di Jayce. Credendo erroneamente che Silco intendesse tradirla consegnandola alla gente di sopra, Jinx lo tramortì e lo trascinò al suo nascondiglio originario, dove si erano incontrati per la prima volta quasi dieci anni fa.

Silco si risvegliò scoprendo che Jinx teneva prigionieri sia lui che Vi e Caitlyn, e che li aveva portati tutti insieme per "prendere il tè". Dopo non essere riuscita a convincere Vi a uccidere Caitlyn, Jinx tolse il bavaglio a Silco, il quale le disse che Vi non avrebbe esitato a tradirla nuovamente e che lui non l'avrebbe mai consegnata a Piltover, poiché la considerava sua figlia e avrebbe preferito bruciare tutta la città di sopra piuttosto che consegnarla a loro. Le sue parole commossero Jinx, ma prima di poterla convincere a liberarlo, Caitlyn si liberò dalle sue corde e minacciò di uccidere Jinx con la sua mitragliatrice se lei non avesse gettato la pistola. Dopo aver posato l'arma e aver finto di arrendersi, Jinx attaccò Caitlyn a velocità sovrumana e le sferrò un pugno senza lasciarle il tempo di reagire, facendole perdere conoscenza e riprendendosi la mitragliatrice.

Morte[]

Silco intimò allora a Jinx di darle il colpo di grazia, ma prima che lei potesse farlo, Vi la implorò di ricordare le persone care venute a mancare nella speranza che risparmiasse Caitlyn e ritornasse ad essere Powder. Ciò portò però Jinx ad avere un crollo mentale, sperimentando allucinazioni dove comparivano di fronte a lei versioni mostruose di Mylo, Claggor, Vander, e dei suoi defunti genitori. Comprendendo che Vi stava in realtà facendo del male a Jinx, Silco riuscì a liberarsi un braccio, prendendo la pistola di Jinx e mirando contro Vi per farla stare in silenzio. Tuttavia, il rumore della pistola fece scattare Jinx, che cominciò a sparare a casaccio con la mitragliatrice, danneggiando la sedia di Vi e ferendo mortalmente Silco all'addome.

Terrorizzata, Jinx corse da Silco, piangendo dopo aver compreso che non poteva salvarlo. Seppur in punto di morte, Silco non la incolpò per la sua morte e la rassicurò dicendole che non l'avrebbe mai consegnata a quelli di sopra, per nessuna ragione. Cercò poi di confortarla, dicendole di non piangere, e che era perfetta com'era, per poi morire fra le sue braccia.

Non sentendo più il bisogno di occuparsi di Vi e Caitlyn ora che Silco era morto, Jinx abbandonò la sua vecchia identità di Powder e si diresse al molo con la gemma in mano, rivelando di averla effettivamente resa un'arma attraverso il suo lanciarazzi. Ancora con le lacrime agli occhi, Jinx sparò un missile al consiglio di Piltover per onorare la memoria di Silco, distruggendo quasi tutto l'edificio e uccidendo quasi la metà dei consiglieri, inclusi Hoskel, Bolbok e Cassandra, la madre di Caitlyn.

Retaggio[]

"Ah, ma che bel posticino. Ora capisco perché il defunto Marcus ha pensato che imprigionare tua sorella fosse una misericordia più grande che ucciderla. [...] Vedo che dentro quel guscio arde ancora una scintilla di ribellione. No. Uccidere è un ciclo. Una storia iniziata molto prima di me e Vander. E che continuerà molto dopo di voi due. [...] Costruiamo le nostre prigioni. Sbarre forgiate da giuramenti, codici, impegni. Muri di insicurezza e limitazioni personali. Abitiamo queste celle, queste identità, e le chiamiamo "noi". Pensavo di poter evadere eliminando quelli che consideravo i miei carcerieri. Ma... Jinx... Penso che il ciclo finirà solo quando troverai la forza di andartene."
—Un'allucinazione di Silco parla con Jinx dentro la sua cella.


L'inaspettata e improvvisa morte di Silco lasciò Zaun senza un leader, creando un vuoto di potere e portando i baroni chimici a darsi battaglia per il controllo sul sottomondo. Questo fa piovere tutta la città di sotto in una totale anarchia, che risultò nella morte di tutti i baroni chimici, uccisi o fra di loro oppure da Caitlyn, che aveva giurato di dare la caccia a tutti i seguaci di Silco rimasti.

Ben sapendo quanto Silco tenesse a quel luogo, Jinx lo seppellì nello stesso fiume in cui lui l'aveva battezzata, dove il suo corpo sprofondò. Jinx continuò a piangere la sua morte per le settimane seguenti, e trascorse il tempo a vagare senza meta per la città di sotto, finché non conobbe Isha, una bambina che adottò.

Quando Isha si sacrificò per uccidere Warwick, Jinx perse completamente la speranza e si consegnò agli agenti. Mentre marciva nella sua cella piangendo la morte di Isha, ebbe un'allucinazione di Silco, che le spiegò come uccidere fosse un ciclo che rovinò sia lui che Vander, e che sarebbe sopravvissuto anche dopo lei e Vi, e che l'unico modo per salvarsi da esso era andarsene. Le disse inoltre che le persone costruiscono le proprie prigioni sotto forma di identità, usando sé stesso come esempio e spiegando che il suo desiderio di muovere guerra a Piltover è sempre stato alimentato dal suo desiderio di liberarsi dalla prigione che egli stesso si era creato. Questa allucinazione svanì quando Vi giunse nella sua cella, avendo rubato le chiavi a una guardia per farla evadere.

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